In questa sezione pubblicheremo periodicamente le foto e i contributi dei nostri preziosi volontari! Grazie per tutto quello che fate!

La giornata dei volontari 2018

Lo scorso 9 settembre i volontari del Centro di Aiuto alla Vita di Reggio Emilia e della nostra cooperativa si sono ritrovati nel giardino della casa di accoglienza di Rivalta, casa Sara, per la seconda edizione della Giornata dei volontari; un appuntamento annuale di formazione ma anche un momento di festa che facilita la conoscenza e lo scambio di esperienze tra volontari.

Grazie alla bella giornata di sole è stato possibile ascoltare don Davide Poletti, il relatore di quest’anno, all’ombra della grande quercia del giardino. I volontari si sono lanciati in una appassionante caccia al tesoro che prevedeva il superamento di diverse prove: si sono improvvisati “sarti” per creare insieme l’outfit del perfetto volontario, hanno composto poesie, decorato le aiuole di casa Sara cercando di riportare in esse il senso del proprio servizio e hanno ballato insieme.

Ogni squadra si è poi lanciata alla ricerca del suo tesoro.

Cinque le parole chiave che ci hanno accompagnato per tutta la giornata, dalla riflessione che ci ha proposto don Davide alla caccia al tesoro:

DESIDERARE FUTURO
FARE SPAZIO
VIVERE LA FRAGILITA’
PRENDERSI CURA
RACCOGLIERE  INSIEME

Parole che sono emerse dal percorso formativo di quest’anno dei diversi gruppi di volontari e che per loro rappresentano il senso più profondo e il senso del loro servizio.

Riprendendo le parole di don Davide: “ l’amore si fa spazio attraverso le regole e le certezze” per “mettersi al servizio dell’eternità di un’altra persona e desiderarne il  futuro”. Un grande grazie a tutti i volontari che con il loro entusiasmo e la loro disponibilità hanno reso questa giornata davvero bellissima!! Guarda le foto della giornata!

APRILE 2018

Testimonianza di Chiara, educatrice di Casa San Leonardo

“Sono entrata a far parte della Cooperativa Madre Teresa un anno e mezzo fa quando ho deciso di svolgere Servizio Civile in una casa di prima accoglienza da loro gestita, Casa San Leonardo.

Ho scoperto una realtà che si proietta verso l’altro, in grado di costruire dei progetti con le persone e non solo sulle persone.

L’esperienza mi ha permesso  di stare al fianco di persone in difficoltà, di accompagnarle in parte del loro percorso di vita, dimostrandomi che dentro a ciascun essere umano vi sono delle risorse proprie, diverse e uniche, sulle quali è importante investire.

All’ interno della comunità accompagnavo le mamme e i bambini accolti nelle svolgimento delle loro attività quotidiane. Supportavo il lavoro degli educatori soprattutto attraverso attività pratiche come: Fare la spesa per la comunità, spostamenti, laboratori per i bambini ecc.. Con il tempo si sono create delle relazioni che mi hanno dato l’opportunità di accompagnare in modo costruttivo le persone accolte, attraverso l’appoggio degli educatori e dell’equipe della comunità che mi ha sempre guidata e indirizzata.

Durante questo percorso ho lavorato tanto anche su me stessa perché  il coraggio di entrare in relazione con l’altro mi ha permesso di scoprire sfumature di emozioni sulle quali prima non mi ero mai interrogata.

Dopo l’esperienza di Servizio Civile mi è stata data l’opportunità di rimanere all’interno della cooperativa attraverso il progetto di Garanzia Giovani.

Ho scelto di rimanere perché luogo di crescita, di confronto e di accoglienza.

Gli educatori e i diversi membri della Cooperativa che mi avevano affiancato durante la prima parte del percorso mi avevano dato l’opportunità di mettermi in gioco in prima persona, questo ha fatto si che mi sentissi  parte di Madre Teresa.

Ognuno di noi ha particolarità, potenzialità, strumenti diversi, ciò che mi ha colpito di Madre Teresa è la disponibilità a lavorare per poter tirare fuori il meglio dalle persone attraverso metodi educativi e progetti pensati con attenzione, collaborazione e professionalità, nel rispetto della libertà e dell’autonomia del singolo.

Ad oggi, sono un’educatrice della cooperativa sempre presso la Casa di prima accoglienza San Leonardo.

Il mio ruolo è cambiato, oggi ho un ruolo educativo. Sono stata accompagnata in prima persona, in un percorso di crescita continua, di responsabilizzazione e di conoscenza della struttura, dei suoi valori, dei metodi che mi ha portato a svolgere questo ruolo in modo consapevole e responsabile”.

FEBBRAIO 2018

Testimonianza di Rossana, Ramon e Riccardo, volontari di Casa Sara

“La nostra famiglia ha iniziato l’esperienza di volontariato a Casa Sara nel novembre 2016, spinti dal desiderio di investire del tempo per essere d’aiuto a qualcuno, in particolare a dei bambini per sensibilizzare e coinvolgere anche nostro figlio di 10 anni.

Inizialmente avevamo pensato ed iniziato ad intraprendere il percorso per l’affido, sperando di aiutare bambini molto piccoli che adoriamo, ma non avendo molto tempo libero abbiamo modificato le nostre intenzioni rivolgendoci a Casa Sara.

Da subito ci siamo sentiti molto benvoluti dalla casa, conoscere la realtà comunitaria è stato interessante e costruttivo, ci siamo resi conto di quante figure, differenti per età, estrazione e caratteristiche e servizi, ruotino intorno a queste realtà e quanto siano preziose per l’apporto che forniscono.

Ogni volta che ci rapportiamo con Casa Sara riceviamo dall’esperienza sensazioni ed emozioni che arricchiscono la nostra vita, che offrono spunti di riflessione sia a livello personale che famigliare, ma soprattutto ci fanno sentire utili, anche se per piccole cose.

Spesso nasce il desiderio di poter fare di più perché la sensazione è quella di contribuire solamente per una goccia in un oceano di bisogno, ma oltre alla carenza di tempo, ci rendiamo conto che le situazioni non sono così facilmente risolvibili come vorremmo…

In particolare seguiamo una mamma con un bimbo dell’età circa di nostro figlio, anche con loro abbiamo subito instaurato un buon rapporto e anche di questo siamo molto felici perché non è una condizione scontata, soprattutto siamo contenti dell’affetto e del buon rapporto con il bambino che sente maggiormente il bisogno di una figura maschile nella sua vita e di momenti di sfogo ed evasione.

Dal rapporto con la mamma invece emerge quanto sia difficoltosa la sua vita e con quanto coraggio la porti avanti, qualità che non è facile possedere e di cui mi complimento con lei anche perché, nonostante gli sbagli che possa commettere, ogni giorno affronta situazioni pesanti che noi, fortunatamente, non sappiamo nemmeno cosa significhino.

Una riflessione costante che scaturisce ogni volta è osservare con quanta serenità le mamme e gli educatori affrontino importanti problemi di vita, il che ci porta a ridimensionare i nostri piccoli problemi migliorando la nostra qualità di vita.

La sensazione che proviamo è quella di essere molto fortunati per la vita che abbiamo, per essere stati preservati da problemi che abbiamo conosciuto solo da poco. E’ un’esperienza importante a livello umano, che ci appaga e che portiamo avanti con gioia”.

DOMENICA 24 SETTEMBRE 2017

ESSERCI INSIEME – LA GIORNATA DEI VOLONTARI

L’intervento di Roberto Maurizio: scarica il documento